Il 22 Aprile si è celebrata la cinquantesima giornata mondiale della Terra, conosciuta nel mondo come Earth Day, ovvero una delle più importanti manifestazioni ambientali mai organizzate a livello mondiale.
Questo evento “green” è riuscito ogni anno a coinvolgere un numero maggiore di persone in tutto il pianeta. Si calcola che ogni anno, nel periodo dell’equinozio di primavera, si mobilitino circa un miliardo di persone. Quest’anno la ricorrenza è avvenuta in un periodo molto particolare e fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus. Costringendoci a rilanciare i temi della cura della terra, della solidarietà, dell’impegno personale e comunitario verso l’ambiente che mai come adesso abbiamo sentito minacciato e indifeso.

Cosa è successo durante le 24 ore della Giornata della Terra?
L’unica possibilità per cambiare il mondo è una richiesta audace e unificata per un nuovo modo di procedere. Perché nonostante questa emergenza ci abbia tenuto separati, grazie al potere dei media digitali, ci siamo sentiti più connessi che mai.
Il 22 aprile, è stata messa in atto una mobilitazione digitale globale che ha guidato azioni grandi e piccole, ha offerto a diverse voci una piattaforma e ha richiesto un’azione decisa per le persone e il pianeta. Il 50° anniversario della Giornata della Terra ha riempito il panorama digitale di conversazioni globali, inviti all’azione, spettacoli, insegnamenti video e altro ancora. Ma, mentre la Giornata della Terra è diventata digitale, l’obiettivo è rimasto lo stesso: mobilitare il mondo per intraprendere le azioni più significative per fare la differenza, perché non importa dove ti trovi, puoi comunque fare la differenza.

Insieme, possiamo salvare la Terra!