Nonostante l’aumento dei prezzi che sta colpendo tutto il mondo, il 2021 dell’energia non è tutto da buttare. Almeno sul fronte delle rinnovabili, che stanno stabilendo il record di nuovi sistemi installati, raggiungendo una capacità aggiuntiva pari a 290 GW: il 3% in più rispetto all’anno scorso, quando era stato stabilito il primato precedente. È quello che si legge nel “Renewables 2021 market report” dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea), che aggiorna ogni anno i numeri sul mercato delle Fer, dando anche una visione sugli sviluppi negli anni a venire.

Locomotiva pannelli solari
A trainare la crescita delle rinnovabili nel 2021 sono i sistemi fotovoltaici, che rappresentano da soli il 60% delle nuove installazioni, equivalenti a 160 GW di nuova energia verde disponibile. “Le aggiunte record di elettricità rinnovabile di quest’anno a 290 GW – ha commentato Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Iea – sono un altro segnale dell’emergere di una nuova economia energetica globale”. l numero uno dell’Agenzia ha poi aggiunto: “Gli alti prezzi delle materie prime e dell’energia che stiamo vedendo oggi pongono nuove sfide per l’industria delle rinnovabili, ma i prezzi elevati dei combustibili fossili rendono ancora le rinnovabili più competitive”.

Un 2026 più verde
Il rapporto contiene anche le previsioni al 2026, quando la produzione di energia pulita dovrebbe aumentare di “oltre il 60% rispetto al 2020, a oltre 4.800 GW”, che equivalgono “all’attuale capacità totale globale di combustibili fossili e nucleare combinati”. Nei prossimi cinque anni, le rinnovabili saranno anche il 95% delle nuove (non totali) fonti energetiche installate, con il solo fotovoltaico che ne rappresenterà più della metà. E come saranno distribuite a livello geografico?

Sorprese Cina e India
Pur dipendendo ancora per il 70% dal carbone, sarà la Cina il leader mondiale delle Fer, con 1.200 GW di nuova energia eolica e solare installata nel 2026, in anticipo di quattro anni rispetto alla tabella di marcia, che fissava l’obiettivo al 2030. Se la caveranno bene anche India, Europa e Stati Uniti. Queste quattro aree geografiche costituiranno insieme l’80% dell’espansione globale delle Fer. Merito, rileva l’Iea, delle nuove politiche energetiche e dei target stabiliti alla Cop26.

Meno burocrazia e non solo
Ma l’Agenzia avverte anche che i Governi “possono accelerare ulteriormente la crescita delle energie rinnovabili superando quattro ostacoli chiave, a cominciare dalla troppa burocrazia, che ritarda il rilascio dei permessi per installare le Fer, portando a numeri inferiori rispetto a quelli pianificati nelle aste. C’è poi da considerare che, “nelle economie emergenti e in via di sviluppo, le politiche di stop&go, la mancanza di disponibilità della rete e i rischi per la salute finanziaria dei consumatori stanno danneggiando la fiducia degli investitori, con conseguenti tassi di finanziamento elevati” e “mancanza di remunerazione”. Devono poi migliorare “il sostegno” e “l’accettazione sociale dei progetti eolici e idroelettrici”, che “hanno indotto un numero crescente di Paesi a ritardare o annullare i progetti pianificati”. Anche tutto questo, però, “sarebbe ben al di sotto del necessario nel percorso globale verso le emissioni nette zero entro la metà del secolo”, che “richiederebbe una capacità aggiuntiva di energia rinnovabile, nel periodo 2021-26, quasi doppia rispetto al tasso di crescita previsto dal rapporto”.

Fonte: https://insideevs.it/