Il modello unico semplificato per il fotovoltaico, la documentazione da compilare e inviare al proprio gestore di rete per l’installazione o la modifica degli impianti fotovoltaici, può essere utilizzato anche per impianti con potenza fino a 200 kW. Si tratta di una estensione del modello previsto dal Decreto Ministeriale del 19 maggio 2015, per impianti fino a 20 kW, successivamente aggiornato dal D. Lgs 199/2021 e dalla Deliberazione 128/2022, comprendendo gli impianti fino a 50 kW. Ampliare i limiti di utilizzo del modello unico rappresenta una indiscutibile spinta per la diffusione di una tecnologia sempre più conveniente, in termini di impatto ambientale e di risparmio. La semplificazione dell’iter burocratico apre infatti nuove possibilità per l’installazione degli impianti più potenti e, allo stesso tempo, costituisce un forte segnale di vicinanza rispetto a una nuova cultura dell’energia, quella che mette al centro l’indipendenza energetica delle aziende, delle case e dei condomini.

I numeri del fotovoltaico continuano a confermare una crescita piuttosto costante. Nel complesso l’energia prodotta da fonti rinnovabili, sole, vento, acqua, maree, risorse geotermiche e biomasse, copre da anni una percentuale superiore al 30% del fabbisogno energetico italiano. Lo scorso anno, 2021, la percentuale è stata del 32% e il fotovoltaico, tra le rinnovabili, con il 22% rimane la scelta più diffusa alle spalle dell’idroelettrico, 40%. Sintetizzando al massimo, il peso del fotovoltaico rispetto alla produzione totale di energia elettrica italiana è dell’8,6%. Una percentuale destinata a crescere, considerando i numerosi vantaggi dell’energia solare.

Prima di tutto va considerato che il fotovoltaico è una scelta ecosostenibile, contribuendo attivamente al processo di transizione energetica in Italia, grazie alla drastica riduzione delle emissioni di CO2 nel ciclo produttivo dell’energia. L’autoproduzione consente poi di ridurre l’acquisto di energia, permettendo ai proprietari della casa, del condominio o dell’azienda di subire meno la variabilità dei prezzi e le incertezze dei mercati.

L’autoproduzione stessa offre anche una grande opportunità a privati, gruppi di persone, PMI o amministrazioni locali: quella di associarsi per produrre a livello locale l’energia elettrica da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico. I benefici ambientali ed economici dell’autoconsumo collettivo sono evidenti, tanto che le comunità energetiche così costituite sono state riconosciute e introdotte nella legislazione italiana grazie al Decreto milleproroghe (DL 162/2019) quali Comunità di Energia Rinnovabile.

Ancora a proposito del risparmio, va detto che può essere ancora più marcato, se si considerano i continui miglioramenti della tecnologia, a cominciare dai nuovi pannelli solari ad alta efficienza: grazie a un impianto fotovoltaico il consumo di energia si riduce del 50%, percentuale che può arrivare all’80%, se si utilizza un sistema di accumulo (batterie che immagazzinano l’energia prodotta e non consumata immediatamente).

Si devono infine considerare gli incentivi fiscali per l’installazione dei nuovi impianti, la possibilità di ricevere una remunerazione da parte del Gestore dei Servizi Energetici, GSE, per l’energia non consumata e immessa in rete, e la rivalutazione dell’immobile grazie all’aumento della classe energetica. Tutti vantaggi economici che la semplificazione dell’iter burocratico rende più accessibili.


Dall’installazione alla produzione di energia: un iter più veloce
Cos’è il modello unico semplificato? Si tratta di una comunicazione telematica da inoltrare al gestore di rete per “la realizzazione, la modifica, il potenziamento, la connessione e l’esercizio degli impianti di produzione” di energia elettrica da fonti rinnovabili (Decreto del Ministro della Transizione Ecologica n. 297 del 2 agosto 2022) che abbiano determinate caratteristiche. Scopriamo quali.

La potenza nominale complessiva dell’impianto, al termine dell’intervento, non deve essere superiore ai 200 kW. Gli impianti devono essere installati presso aziende, condomini o case già allacciati alla rete; che abbiano quindi già il POD, il codice univoco che identifica il punto di prelievo.
Deve essere prevista la cessione dell’energia al GSE o a una differente controparte. Gli interventi devono essere eseguiti attraverso lavori semplici, così definiti dal TICA, il Testo Integrato delle Connessioni Attive di ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
Per quanto riguarda gli immobili sottoposti a particolari vincoli, andrà valutato il progetto finale nel suo complesso, tenendo in considerazione l’eventuale integrazione dei pannelli nelle coperture, la visibilità dell’impianto dall’esterno, l’utilizzo di materiali tipici della tradizione locale per le coperture.

L’obiettivo di questo iter semplificato è garantire una comunicazione più semplice tra utente e gestore e, di conseguenza, rendere più veloce l’intero processo che porta dall’installazione all’utilizzo degli impianti.


Più liberi col sole
Crediamo che il fotovoltaico rappresenti una scelta di libertà e indipendenza e che la transizione energetica vada favorita in tutti i modi, anche dal punto di vista burocratico e amministrativo. Rendere green e autonomi la tua attività, la casa o il condominio non significa soltanto essere più sostenibili ma anche risparmiare in modo considerevole. Per questo abbiamo pensato a diverse soluzioni, adatte a ogni esigenza.

Ti siamo vicini in tutte le fasi cruciali del passaggio all’energia solare: dalla progettazione all’installazione, senza dimenticare i controlli e il monitoraggio successivo, al fine di verificare l’effettiva produzione dell’impianto e i relativi consumi. Scegliere il fotovoltaico, l’energia pulita in cui crediamo, diventa ancora più semplice, e più conveniente.

Fonte: https://www.eon-energia.com/magazine.html