Il mondo di oggi è pieno di incertezze, in particolare per quanto riguarda le dinamiche dei cambiamenti climatici. Scoprire esattamente cosa accadrà è impossibile, ma non inutile. Non possiamo vedere il futuro, ma possiamo prevederlo ed esprimere giudizi sulla base delle migliori informazioni disponibili. In relazione alle persone, all’economia e alla politica, è forse ancora più complesso prevedere dei fenomeni naturali. È tuttavia essenziale per comprendere la portata dell’azione richiesta e come possiamo guidare il cambiamento.
Esaminano una serie di diverse situazioni e aree geografiche, dai piccoli stati insulari, alle grandi potenze e ai paesi dell’Africa sub-sahariana, sono emerse molte similitudini. In ognuno di questi casi, è stato rilevato che l’energia per l’elettricità, i trasporti, il riscaldamento o il raffreddamento degli edifici e l’industria può essere fornita in modo affidabile con energia rinnovabile al 100% o quasi al 100%.
Le tabelle di marcia prevedono che i paesi, che sono collettivamente responsabili del 99,7% delle emissioni globali di CO2, passino al 100% di energia eolica, acqua rinnovabile, energia solare e pulita entro il 2050, con almeno l’80% di energie rinnovabili entro il 2030.
Tutti i paesi del pianeta sono stati suddivisi in 24 regioni che possono lavorare insieme sulla stabilità della rete e sulle soluzioni di accumulo di energia, facendo in modo che, nel 2050, la domanda di energia corrisponda all’offerta di energia prodotta tramite fonti rinnovabili, con l’obbiettivo di alimentare il pianeta interamente con energia sostenibile.
Il passaggio al vento, all’acqua e al solare in tutto il mondo potrebbe eliminare dai 4 ai 7 milioni di morti ogni anno dall’inquinamento atmosferico, rallentando prima e invertendo gli effetti del riscaldamento globale e, in tal modo, stabilizzando il settore energetico globale.