Qual è il primo passo per un uso responsabile dell’energia? Imparare a conoscerne i costi. Vi proponiamo, allora, un glossario della bolletta del gas, un vademecum completo per distinguere tutte le voci che la compongono e comprendere le informazioni relative agli elementi di dettaglio e agli importi fatturati.
Uno dei nostri obiettivi è quello di rinforzare il legame di fiducia e trasparenza con i clienti, che viene prima di ogni obbligo normativo. Per questo ci impegniamo a rendere il più comprensibili possibile i termini utilizzati nelle bollette. Una guida alla lettura della bolletta del gas diventa così un importante strumento per tutti i clienti, perché permette di controllare e confrontare nel tempo i consumi, analizzando l’andamento dei costi fissi e variabili. D’altra parte, consente di valutare la convenienza del contratto scelto e l’efficacia delle abitudini, lo stile di vita, in termini di risparmio e impatto ambientale.
Conoscere, quindi, vuol dire monitorare e scegliere con consapevolezza, due passi fondamentali per ottenere bollette più leggere ma anche il massimo della sostenibilità e del comfort domestico, grazie all’efficienza energetica. Vediamo insieme come leggere la bolletta del gas e il significato dei termini e delle voci più importanti presenti in bolletta, partendo dalle due sezioni relative a fornitura e offerta.
Tipologia cliente
Questa sezione individua le caratteristiche tecniche della fornitura.
- Domestico: il contratto è relativo a una persona fisica, che utilizza il gas da un unico punto di riconsegna (un solo PDR e un solo contatore) per alimentare un’abitazione e i locali annessi o pertinenti all’abitazione.
- Condominio a uso domestico: il contratto è relativo a un punto di riconsegna (PDR) che fornisce un intero edificio con più unità catastali, di cui almeno una ad uso abitativo e utilizzi analoghi a quelli di un cliente domestico. Può essere intestato a una persona giuridica, a patto che svolga funzioni di amministratore e non sia una società che fornisca servizi di gestione calore o energia.
Esistono anche contratti di utenza per servizio pubblico o usi diversi (per un uso diverso da quello domestico e un consumo annuo fino a 20.000 Smc), come quelli riservati ai clienti business.
Tipologia offerta
Questa sezione specifica le caratteristiche commerciali della fornitura. Ecco le principali voci.
- Mercato libero: è quello in cui avviene l’incontro tra le due parti, venditore e cliente; il primo stabilisce le condizioni di vendita del gas naturale a cui il secondo decide liberamente di aderire. Le condizioni non sono più fissate da ARERA, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.
- Servizio di tutela della vulnerabilità: l’Autorità regola ancora le condizioni economiche e contrattuali della fornitura, ma solo per i clienti vulnerabili:
- chi ha compiuto 75 anni di età;
- chi percepisce il bonus sociale per livello ISEE, che non deve superare i 9.530 euro a famiglia, con massimo 3 figli a carico, e i 20.000 euro con almeno 4 figli a carico;
- chi è un soggetto con disabilità ai sensi dell’art. 3 della Legge 104/92;
- chi utilizza un’utenza che si trova in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi.
- Codice offerta: è un codice alfanumerico che identifica l’offerta commerciale ed è abbinato alla fornitura nel RCU, il Registro Centrale Ufficiale (la banca dati di tutti i punti di prelievo e dei clienti ad essi associati).
- Denominazione del contratto nel mercato libero: è il nome dell’offerta commerciale.
- Consumo annuo: è il consumo determinato in base alla differenza tra letture rilevate/autoletture che coprono un periodo di 12 mesi consecutivi. Nel caso di nuove attivazioni, per cui non è disponibile un periodo di un anno, viene indicato soltanto il “consumo da inizio fornitura”.
- Modalità di pagamento: indica come il cliente può pagare le bollette; per il servizio di tutela, tra le modalità previste ce ne deve essere almeno una gratuita.
Codice PDR (Punto di Riconsegna)
Il PDR è il codice identificativo del punto di riconsegna del gas. È composto da 14 numeri e identifica il punto fisico in cui il gas naturale viene consegnato dal venditore e prelevato dal cliente finale. In pratica, è uno solo per ogni utenza, come una vera e propria “targa” univoca, e viene utilizzato per la lettura dei consumi e, più in generale, per la gestione della fornitura. È importante sottolineare che il PDR rimane lo stesso anche se si cambia il venditore di gas. Oltre al PDR, i dati i dati identificativi del punto sono completati dall’indirizzo di fornitura, il luogo fisico della consegna, e dal codice REMI, che individua l’impianto di zona che provvede alla distribuzione del gas.
Unità di misura
Prima di procedere nella distinzione tra i vari tipi di lettura e di consumi, è fondamentale comprendere che esistono due unità di misura, una per la misurazione del gas consumato e una per la fatturazione dello stesso.
- Il gas consumato viene espresso (sul display) con un numero che indica i metri cubi, mc o m3.
- Invece, il gas fatturato viene espresso in Standard metri cubi, Smc, cioè, i metri cubi della lettura moltiplicati per un fattore di conversione.
A loro volta, sono gli Smc moltiplicati per il prezzo della materia prima a dare come prodotto il corrispettivo da pagare per la componente gas.
Scaglioni
Oltre alla distinzione tra le due unità di misura, c’è un altro meccanismo di cui tenere conto, quando si considerano alcuni costi: si tratta degli scaglioni. Infatti, i consumi rientrano in fasce progressive e a ognuna corrisponde un prezzo. Un esempio può chiarire.
- Ogni scaglione è delimitato da un livello minimo e uno massimo: ad esempio, 0-120 Smc, 121-480 Smc, ecc.
- Se un cliente in un anno consuma 400 Smc,
- i primi 120 Smc li pagherà con il prezzo previsto per lo scaglione 1,
- i successivi 280 Smc con il prezzo dello scaglione 2.
Lettura rilevata
È la lettura corrispondente al numero che compare sul display del contatore a una certa data. Ormai viene rilevata automaticamente da remoto da parte del fornitore, grazie alla telelettura resa possibile dai nuovi contatori digitali 2G. Nel caso di vecchi contatori analogici, la lettura effettiva viene eseguita dal “letturista”, l’inviato dei fornitori presso le abitazioni. Ma ormai si tratta di un numero di contatori residuale e in via di definitiva sostituzione.
Autolettura
L’autolettura è il dato che compare sul display del contatore a una certa data. Viene effettuata direttamente dal cliente finale che lo comunica al venditore. Per quanto si tratti di un piccolo impegno, va detto che permette un controllo e un monitoraggio puntuale dei consumi. Infatti, anomalie e malfunzionamenti, soprattutto se piccoli, possono essere colti soltanto da chi utilizza una utenza.
Lettura stimata
In mancanza di letture rilevate o autoletture, nella bolletta può essere indicata una lettura stimata. In pratica, sulla base dell’andamento storico dei consumi, viene fatta una ipotesi, stima, del numero che dovrebbe comparire sul display del contatore a una certa data.
Consumi effettivi
I consumi effettivi sono i metri cubi risultanti fra due letture rilevate o autoletture. Corrispondono alla differenza tra i numeri indicati dal display al momento dell’ultima lettura e i numeri indicati al momento della precedente lettura. In altre parole, si tratta della differenza tra l’ultima e la penultima lettura.
Consumi stimati
Sono i consumi che vengono attribuiti a un’utenza, quando mancano letture rilevate o autoletture. Sono i metri cubi di gas indicati dalle letture stimate. Tali consumi di norma vengono calcolati sulla base delle informazioni sui consumi storici del cliente a disposizione del venditore. Attenzione, perché la differenza, per quanto sottile, esiste: la lettura stimata è un “numero”, i consumi stimati sono metri cubi di gas.
Consumi fatturati
Corrispondono agli standard metri cubi (Smc) fatturati nella bolletta per il periodo di competenza. È possibile che vi sia una differenza tra i consumi effettivi e i consumi fatturati. E questa differenza dipende dal fatto che ai consumi effettivi possono essere aggiunti consumi stimati.
Ricalcolo
Come indica la parola, si tratta di calcolare nuovamente i corrispettivi di precedenti bollette, sulla base di nuovi dati, in genere letture effettive che sostituiscono quelle stimate, ricostruzione dei consumi a causa di malfunzionamenti del contatore o errori di lettura, sopraggiunte modifiche dei prezzi. Il ricalcolo è un “riallineamento”, che potremmo definire anche conguaglio. Può dar luogo a un saldo a debito o a credito del cliente.
Spesa per la materia gas naturale
In questa voce sono compresi i corrispettivi relativi a tutte le attività svolte dal venditore per fornire gas naturale ai clienti finali. Le attività riguardano sia l’approvvigionamento del gas che la commercializzazione al dettaglio. È una voce che comprende:
- una quota fissa, che corrisponde al costo sostenuto dal fornitore per i servizi che garantiscono la fornitura di gas; è una quota che si paga a prescindere dai consumi del cliente;
- una quota energia, o variabile, che si esprime in euro/Smc e che, di conseguenza, dipende dai consumi. È la parte che può variare maggiormente tra i diversi fornitori, a seconda delle strategie e delle offerte.
Spesa per il trasporto e la gestione del contatore
Comprende gli oneri sostenuti per il trasferimento fisico del gas fino alle abitazioni; si tratta dei costi per il trasporto attraverso gasdotti internazionali, nazionali e reti di distribuzione locale. Inoltre, comprende le attività di gestione e misurazione dei contatori. Anche per questa spesa abbiamo:
- una quota fissa, da pagare indipendentemente dai consumi ed espressa, in genere, in euro/cliente/mese o euro/PDR/mese;
- una quota energia, o variabile, proporzionale al consumo di gas (differenziata per scaglioni), espressa in Euro/Smc.
Spesa per gli oneri di sistema
È una spesa pagata dai clienti finali per far fronte ai costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema gas. In pratica, si tratta di una quota, stabilita da ARERA, che si applica ai consumi e che copre:
- il bonus gas;
- la realizzazione di progetti di risparmio energetico, lo sviluppo delle fonti rinnovabili nel settore del gas, il sostegno della realizzazione delle reti di teleriscaldamento;
- compensazione dei costi di commercializzazione della vendita al dettaglio (costi per acquisizione clienti, strutture, sistemi informatici, gestione morosità);
- per meccanismi di recupero degli oneri per morosità nei servizi ultima istanza.
È una voce espressa soltanto in quota energia ed è differenziata per scaglioni.
Totale imposte e IVA
È una voce unica che comprende due differenti quote:
- l’accisa, cioè l’imposta sul consumo di gas; si ottiene applicando le singole aliquote all’ammontare degli Smc;
- l’IVA, l’imposta sul valore aggiunto, che si ottiene applicando le singole aliquote alla base imponibile.
Bonus sociale
Comprende gli importi accreditati ai clienti che hanno richiesto il bonus. È uno strumento pensato per garantire alle famiglie in condizione di disagio economico un risparmio sulla spesa per la fornitura del gas. Chi ha diritto al bonus sociale? È sempre l’ISEE l’indicatore di riferimento:
- chi appartiene a un nucleo familiare con ISEE non superiore a 9.530 euro;
- chi appartiene a un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico e ISEE non superiore a 20.000 euro.
Una bolletta senza segreti per scegliere con consapevolezza
Imparare a conoscere le voci della bolletta è fondamentale per adeguare i consumi alle caratteristiche dei contratti o scegliere nuove soluzioni con consapevolezza. Alla maggiore informazione possiamo anche affiancare altri strumenti pratici per avere bollette più leggere ed essere più sostenibili per l’ambiente. Infatti, esistono molti consigli su come risparmiare luce e gas, così come esistono diverse soluzioni che ai benefici economici uniscono il massimo della comodità. Sai, ad esempio, che un unico operatore per gas e luce conviene?
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Fonte: https://www.eon-energia.com/magazine.html